Chi dice che per fare un film horror ci sia bisogno di grandi effetti speciali, di scene truculente, di sangue a fiumi e smembramenti vari? La vera paura è quella causata dall'insana sensazione del vedo-non vedo; la vera paura è quella dei passi su in cantina o di una porta che sbatte alle nostre spalle; la vera paura è quella che accompagna la nostra immaginazione. Per questo i veri film horror sono, a mio avviso, quelli che riescono a farvi venire i brividi su per la schiena e a tenervi col fiato sospeso fino alla fine giocando unicamente sulla storia e sull'abilità del regista. The Orphanage è sicuramente uno di questi e per questo merita di essere visto anche dai non appassionati del genere. Consigliato in particolar modo a tutti quelli che hanno amato The Others.
Titolo: The Orphanage (El orfanato) Regia: Juan Antonio Bayona Sceneggiatura: Sergio G. Sánchez Attori: Belen Rueda, Fernando Cayo, Roger Príncep, Mabel Rivera, Monserrat Carulla, Andrés Gertrúdix, GeraldineChaplin Fotografia: Óscar Faura Montaggio: Elena Ruiz Musiche: Fernando Velázquez Paese: Spagna, Messico 2007 Genere: Horror Durata: 105 Min Formato: Colore 35 mm
Una storia vera, un film commovente e duro. Ambientato in un campo nazista narra la storia di un gruppo di ebrei capitanati da Salomon Sorowitsch, un ebreo russo abile contraffatore e autentico mago dei falsi, che furono costretti dai nazisti a partecipare all' Operazione Bernhard.
L'Operazione Bernhard è considerata ancora oggi la più grande opera di contraffazione di banconote e aveva come scopo mettere in crisi l'economia britannica attraverso l'immissione massiccia di banconote false. I falsi avrebbero dovuto far aumentare l'inflazione e quindi distruggere il sistema economico e finanziario del nemico.
Sareste disposti a salvare la vostra vita pur sapendo di star contribuendo a distruggere la vostra razza? E' questo l'angosciante interrogativo su cui si basa tutto il film, compreso la lotta interiore dell'eroe a metà Salomon Sorowitsch. Interrogativo ancora evidente nella scena iniziale e finale del film quando il falsario, a guerra finita, si perde con lo sguardo sull'orizzonte sconfinato dell'oceano.
Titolo originale: Die Fälscher Nazione: Austria, Germania Anno: 2007 Genere: Drammatico, Guerra Durata: 98' Regia: Stefan Ruzowitzky Sito ufficiale: www.filmladen.at/faelscher Cast: Karl Markovics, August Diehl, Devid Striesow, Martin Brambach, August Zirner, Veit Stübner, Lenn Kudrjawizki, Werner Daehn Produzione: Aichholzer Filmproduktion, Magnolia Filmproduktion Distribuzione: Ladyfilm Data di uscita: Berlino 2007 - 01 Febbraio 2008 (cinema) Nominations: Oscar 2008
Difficile parlare di un film così. Il favoloso mondo di Amelie non è un film d'amore, eppure racconta una storia d'amore. Non è neppure un film comico, eppure la sua ironia intelligente vi strapperà più di un sorriso. E definirlo una "commedia" sarebbe davvero troppo riduttivo. Forse, più semplicemente, "Il favoloso mondo di Amelie" non è un film: è una favola. Una favola moderna, raccontata con ironia e buon gusto dal geniale Jean-Pierre Jeunet. Una favola dove la morale è ben visibile, senza ,però, mai scadere nel banale o nel buonismo. Una favola che vi farà sognare dall'inizio alla fine anche grazie alle musiche da carillon di Yann Tiersen e dalla superba interpretazione dell'esordiente Audrey Tautou. In ogni caso una favola che non piacerà a tutti; nelle favole non esistono mezze misure (bene o male), e questa favola o la si ama o la si odia...
Un film stupendo, allucinate, frastornante e vorticoso come un viaggio a mille chilometri orari in una mente strafatta di coca. Questo deve aver pensato di voler fare il regista quando ha deciso di girare Requiem for a Dream, e non possiamo certo dire che il genio visionario di Darren Aronofsky non ci sia riuscito. Le musiche tambureggianti, a tratti disturbanti ma sempre e comunque bellissime riescono a seguire a fatica il montaggio frenetico, addirittura ossessivo in alcuni cliché. Nonostante il continuo senso di spaesamento le quattro storie che il film racconta sono lineari come il tempo e il loro destino comune viene suddiviso in tre stagioni dell'anno: estate, autunno e inverno. Inverno a cui non seguirà alcuna primavera, perché alcune storie non devono e non possono avere un lieto fine. Una nota mi merito va fatta a tutta la colonna sonora realizzata dall'inglese Clint Mansell e alla sua Lux Aeterna, musica semplicemente perfetta a cui questo film deve molto del suo successo.
Titolo originale: Requiem for a Dream Nazione: Usa Anno: 2000 Genere: Drammatico Durata: 100' Regia: Darren Aronofsky Sito ufficiale: www.requiemforadream.com Cast: Ellen Burstyn, Jared Leto, Jennifer Connelly, Marlon Wayans, Christopher McDonald
Il Pesce Pallantesi considera un discreto cinofilo. Ha visto tutti i filmche sono stati e anche quelli che saranno. Ovviamenteil Pesce Pallante è capace di dare dei giudizi assolutamente incontrovertibili su ognuno di essi. Per questo Egli, nella sua incommensurabile bontà ed onniscenza, ha deciso di scrivere poche parole su ogni film che vorrà. In questo modo voi comuni mortali, per cui il vile tempo è così prezioso, sarete avvisati e potrete evitare di sprecare preziosi sprazzi della vostra esistenza per vedere film poco meritori. Il Pesce Pallante spera che quanti più visitatori possano condividere e scambiare opinioni sui film analizzati, opinioni che si dà per scontato saranno in assoluto accordo con i Suoi giudizi. Il Pesce Pallante, che in quanto essere superiore non ha regole, se ne impone due solamente per il vostro beneficio:
1° Regola
I film non vanno raccontati, i film vanno consigliati; e per farlo devono bastare poche parole.
2° Regola
Esistono solo 2 tipi di film a questo mondo: quelli Brutti, quelli Mediocri, quelli Belli e quelli Davvero Belli; a voi la scelta.